Viaggiatori in città. Un’accoglienza contraddittoria
saggio introduttivo
Giuseppe Roma
Le città per la loro stessa natura accolgono una pluralità di popolazioni. Diversi “mondi”, con finalità e bisogni differenziati, si stratificano, si mescolano talvolta facendosi concorrenza o addirittura entrano in conflitto fra loro. Da decenni la morfologia sociale delle metropoli comprende i “city users” ovvero abitanti temporanei che per finalità di lavoro, di consumo o di svago utilizzano le strutture urbane pur non risiedendovi stabilmente. Per gran parte si tratta di un fenomeno non governato, soggetto ad aggiustamenti soprattutto spontanei o provvedimenti parziali di regolazione riguardanti la mobilità pendolare, l’accesso di auto e bus turistici, le tariffe o le agevolazioni per l’uso ad alcuni servizi pubblici. Il nucleo più consistente degli “utenti non residenti” di grandi o piccoli centri a elevata attrattività culturale o ambientale è rappresentato dai viaggiatori per turismo, la cui portata ha raggiunto dimensioni talmente rilevanti da provocare una vera e propria nuova rivoluzione urbana.