Napoli. Eventi partecipati con molte parole e pochi fatti

saggio introduttivo

Pasquale Belfiore

Per Napoli, eventi di rango inferiore a quelli “grandi”. L’unico realmente tale si ebbe nel 1940 con la Mostra delle Terre Italiane d’Oltremare, che cambiò un vasto territorio a Occidente della città conferendogli un carattere ancor oggi riconoscibile, con favore. Ma è altra storia rispetto alla contemporaneità, per ragioni politiche e il tempo trascorso. Dal secondo Novecento si ridimensiona il ruolo internazionale della città. Pochi, pochissimi eventi di rilievo: i Giochi del Mediterraneo del 1963, il G7 del 1994, l’America’s Cup del 2012, la XXX Universiade nel 2016, un paio di manifestazioni Unesco. Poi, a seguire – e sempre nell’ambito di manifestazioni in grado di attivare processi di trasformazione urbana e dotare la città di servizi e attrezzature aggiuntive – tante, tantissime iniziative ma partecipate con molte parole e pochi fatti.

Continua a leggere

In questo numero

Abbonati alla rivista

Desidero abbonarmi all’edizione cartacea

Sei già abbonato?

Accedi per sfogliare la rivista online