I molti volti dell’accoglienza: cosa succede a Milano
Milano e i grandi eventi
Sonia Calzoni, Laura Montedoro
“Milan col coeur in man”, Milano con il cuore in mano, è il detto dialettale e popolare novecentesco per descrivere la storica e consolidata capacità di accogliere della città e dei suoi cittadini. L’accoglienza, assieme al dinamismo e alla produttività, è pertanto un tratto peculiare nei ritratti e nell’immaginario diffuso del capoluogo lombardo. È ancora così? L’urbanistica e l’architettura hanno interpretato in anni recenti il tema dell’accoglienza in modo innovativo, rispondendo alle nuove sfide poste dalla stagione del “the place to be”? Il contributo, a partire dalla descrizione delle diverse forme dell’abitare temporaneo e transitorio (legato agli eventi ricorrenti e a quelli eccezionali, al turismo, allo studio e al sistema della salute) e dei suoi mutamenti, si propone da un lato di mettere in evidenza le criticità e le contraddizioni della città attrattiva, non temperate da adeguate politiche di inclusione e di ridistribuzione, e dall’altro di mappare le risposte che il mondo dell’architettura ha dato ai nuovi bisogni emersi negli ultimi quindici anni.