Portami il futuro. Gibellina 2026. La ri-scoperta di una città
Capitale dell’Arte Contemporanea 2026
Maurizio Oddo
A pieno titolo, seppure di nuova fondazione, Gibellina è entrata a far parte dell’architettura contemporanea, essendo riuscita a sradicare, in Sicilia, le tradizioni longeve di una storia e di una geografia da troppo tempo omologate e sostenute da storici e urbanisti avversi, per partito preso. Tra meno di un anno, infatti, protagonista assoluta, essa sarà al centro delle numerose iniziative che hanno contribuito a farla designare, dal Ministero della Cultura, Capitale dell’Arte Contemporanea 2026: a fronte dei 3.690 residenti (giugno 2024), secondo i dati contenuti all’interno del dossier per la candidatura, sono circa 5.365 le opere d’arte della città. Nata come fucina creativa e modello di sperimentazione, in cui convivono e si contaminano linguaggi creativi differenti, Gibellina riparte con la sua storia, dopo il devastante terremoto del 1968, che distrusse il vecchio centro abitato.