Dialogo con Maurizio Veloccia, assessore all’urbanistica e alla città dei 15 minuti di Roma Capitale
Roma e il Giubileo 2025
intervista di Massimo Locci
M.L. Ospitare un grande evento culturale, religioso o sportivo è, in genere, un’occasione efficace per avviare processi di trasformazione urbana e di creazione di attrezzature e servizi pubblici stabili. Anche le problematiche urbanistiche sono abbastanza simili: sono un’opportunità positiva quando si programmano tempestivamente e si pongono come soluzioni innovative ma realisticamente connesse con le esigenze future della cittadinanza. Quanto è importante la componente innovazione nei processi urbanistici?
M.V. Non esito a dire che il futuro delle comunità passa dalle città, che devono trovarsi pronte ai profondi cambiamenti che le attraversano. Nuove migrazioni, cambiamenti climatici, cambio della demografia, invecchiamento, nuovi modi di lavorare. Per le città vale il detto: “o si cambia o si muore”. Per questo l’innovazione è essenziale. Nello studio dei dati, nei processi di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini, negli studi urbanistici, nelle regole per rendere le città più competitive ma allo stesso tempo “sostenibili” in termini sociali, ambientali, economici.