LA NUOVA VOCAZIONE PUBBLICA DI UN EDIFICIO STORICO

Palazzo della luce

EXIT architetti associati

La ricerca di una giusta misura sembra essere il presupposto assunto dallo studio EXiT a fondamento del progetto di restauro e riconversione di un palazzo cinquecentesco trevigiano, abbandonato negli ultimi anni all’incuria del tempo. Un senso della misura che si è tradotto in una profonda e intrinseca coerenza delle azioni progettuali messe in campo, sia di quelle che hanno riguardato il restauro delle facciate e degli affreschi che le adornano – preziosa testimonianza, pur se mutila, della urbs picta trevigiana che si sostanzia anche in altri episodi presenti lungo via San Nicolò, la stessa su cui si affaccia l’edificio –, sia della rifunzionalizzazione degli spazi interni, oggetto nel corso del tempo di numerose trasformazioni causate dai diversi cambi d’uso subiti dal palazzo durante la sua storia.
Gli interventi che interessano i fronti sono improntati all’essenzialità e consistono nella sottrazione degli elementi incongrui, nel restauro degli intonaci e, in particolare, degli affreschi presenti sulle arcate del portico e dei reperti romani rinvenuti, finalmente valorizzati.
La rifunzionalizzazione degli spazi interni è dipesa dallo specifico know-how della committenza, che vanta una prestigiosa competenza nello sviluppo di nuovi modelli per fare impresa.
Da ciò è scaturita la scelta di destinare il palazzo a un innovativo spazio per il coworking.

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