MITIGAZIONE DEL RISCHIO “URBAN FLOODING”. SEI STRATEGIE PER INTERVENIRE LUNGO I FIUMI

saggio introduttivo

Gaetano De Francesco

Questo scritto è il terzo di una serie pubblicata su l’industria delle costruzioni a partire dal 2018. Rappresenta la terza tappa di un ragionamento intrapreso con i lettori sul tema delle inondazioni urbane ed è alimentato dalla ricerca che l’autore porta avanti presso il Dipartimento di Architettura e Progetto dell’Università degli studi di Roma La Sapienza fin dal 2012. Se il primo saggio poneva l’attenzione sul tema dell’infrastruttura idrica e sulla capillarità delle reti come modello sostenibile per il territorio, se il secondo tentava di far comprendere come l’emergenza idrica può rappresentare un’occasione di rilancio urbano, questa volta il tema trattato è quello dell’esondazione dei fiumi. Come si può intervenire per mitigare questo rischio? Quali le possibili strategie da mettere in atto nella città contemporanea? Queste le domande cui lo scritto tenta di rispondere. Lo straripamento dei fiumi è tema di sempre maggiore attenzione in epoca contemporanea, seppur si tratti di un fenomeno antico.
I fiumi per loro natura, sottoposti alle dinamiche idriche stagionali, traboccano dai loro argini durante gli eventi di piena e l’uomo, fin dall’antichità, è  intervenuto sul reticolo idrografico per far fronte al problema delle inondazioni urbane costruendo muraglioni, allargando il letto dei fiumi, deviandone i corsi, modificandone i tracciati. L’azione antropica di continua trasformazione dei reticoli idrografici se da una parte ha permesso di abitare il territorio, dall’altra ne ha compromesso la stabilità e gli equilibri ecosistemici.

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