Le stazioni Centro Direzionale e Chiaia della Metropolitana di Napoli

Non solo infrastrutture di trasporto ma occasioni per riqualificare luoghi diversi della città

Benedetta Tagliabue - EMBT Architects / Uberto Siola

Il progetto della Metropolitana di Napoli, il decisivo ruolo del trasporto pubblico partenopeo ma soprattutto il rapporto architettura-arte sono oramai fatti positivamente acclarati a livello internazionale. Le stazioni della Metropolitana di Napoli non sono solo opere di infrastrutture urbane, di ingegneria civile e trasportistica, ma ciascuna di esse rappresenta un’occasione unica di incontro tra un’architettura di un grande protagonista contemporaneo e un grande artista vivente. Sono, nel loro insieme, “Il Metrò dell’Arte”. Allo stato attuale si raggiungono i due estremi Garibaldi-Piscinola in soli 33 minuti con un trasporto di oltre 200.000 persone al giorno, senza contare l’incremento del numero di viaggiatori dovuto alla sempre più cospicua presenza di turisti sia italiani che stranieri. In un discorso più ampio, la metropolitana non è solo intesa come una mera funzione trasportistica o un canale di mobilità su ferro dove si muovono migliaia di persone, ma è vista come una serie di luoghi di una nuova urbanità che esalta, valorizza e promuove parti differenti della città.

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