I BENEFICI AMBIENTALI DELL’ACQUA NEL PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO CONTEMPORANEO

saggio introduttivo

Gaia Terlicher

La relazione tra acqua e spazio pubblico ha costituito sin dall’antichità un aspetto fondamentale per la formazione della città. Plinio il Vecchio scriveva “Aquae condunt urbes”: è l’acqua a fondare la città. La sua indispensabilità l’ha resa elemento determinante per i processi insediativi e produttivi fino a determinare lo sviluppo e il progredire di una civiltà. Nella cultura occidentale l’acqua ha costituito sin dalle origini un elemento fondamentale dello spazio pubblico: la maggior parte delle piazze costituiva anche il luogo per l’approvvigionamento idrico degli abitanti, divenendo così ambiti di incontro e di interazione sociale della comunità. Il tema dell’acqua nello spazio pubblico ha pertanto costituito una necessità per cui l’uomo ha sempre integrato la sua naturalità nel costruito con un approccio di rispetto verso la risorsa fino alla sua venerazione che l’ha resa elemento di cultura ed estetica caratterizzante il disegno degli spazi urbani. Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse verso le soluzioni basate sulla natura, chiamate Nature Based Solutions (NBS), ovvero soluzioni ispirate dalla natura che utilizzano o imitano i processi naturali per una migliore gestione delle acque urbane. L’interesse nasce come risposta all’approccio di matrice positivista del secolo scorso che ha dato luogo alla città moderna sviluppando sistemi tecnologici che oggi chiamiamo hard, o rigidi, per la gestione delle risorse in ambito urbano. Questi sistemi si basavano sull’idea dell’illimitatezza delle risorse naturali e sulla certezza che l’uomo potesse avere il pieno controllo della natura e dei suoi processi.

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