La stazione Casa Voyageurs si distingue per l’essenzialità del segno e per il rispettoso riguardo osservato nei confronti della preesistente stazione coloniale, alla quale lascia il centro della scena, costituendo una quinta laterale che dialoga con la facciata storica e esaltandone la struttura geometrica. Il nuovo intervento si esprime nel volume della copertura, che sovrasta l’impalcato longitudinale della galleria sospesa sui binari, definendo i due accessi ai lati opposti del sedime ferroviario; sul lato nord, si protende in aggetto sull’ala laterale della preesistenza e costituisce la pensilina di ingresso; sul lato sud, si estende a coprire uno spazio, per poi piegare e toccare terra in un unico vertice. La copertura è trattata plasticamente. Ha uno spessore, un peso, espressi nelle sfaccettature delle sue superfici, che sembrano sviluppare il tema del tetraedro verde dei tetti storici del Marocco.