n. 405 gennaio/febbraio 2009 - ARCHITETTURA PORTOGHESE

Il fenomeno dell’Architettura portoghese, al quale è dedicato questo numero della rivista, non può essere compreso se non si prende in considerazione la complessa realtà di un paese che, in poco più di trent’anni, ha subito trasformazioni politiche, economiche, sociali e culturali di una forza ed intensità senza eguali. Una concentrazione, in un tempo e in uno spazio relativamente limitati, di rinnovamenti politici, di energie, di impegni, di aperture ad altre realtà continentali e straniere. Una realtà difficile da comprendere nella sua storia ed essenza per noi europei, per i quali dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, è come se tutto fosse nella norma o dovuto, dalle politiche statali all’organizzazione sociale, dal funzionamento dei servizi al rapporto con i cittadini.
L’Europa ha conosciuto un diffuso e crescente benessere per oltre 60 anni. Il Portogallo invece è stato vittima dell’oscurantismo isolazionista per volere del regime dittatoriale di Antonio Oliveira Salazar e solo con la “Rivoluzione dei Garofani”, il colpo di stato del 25 aprile del 1974, è stato restituito ad una stagione nuova.
Il piano straordinario di edilizia residenziale pubblica, varato per far fronte al drammatico problema della casa, dà inizio ad una fase di grandi opportunità per gli architetti e per tutti gli operatori nel campo dell’edilizia. Furono costruiti migliaia di alloggi per i ceti meno abbienti. Ruolo fondamentale nell’architettura portoghese viene svolto da Fernando Távora, figura di riferimento per la critica nei confronti della sofisticata ortodossia modernista e contemporaneamente contro l’eclettismo accademico, intorno al quale viene a crearsi un’identità di pensiero, un gruppo culturalmente unito conosciuto come “la Scuola di Porto”.
La Scuola è per un’architettura sobriamente moderna sganciata dalle ideologie, criticamente avanzata, legata al contesto, rispondente alla topografia del luogo, sensibile alla luce e fondata sulle risorse (forme, caratteri, materiali, genius loci) della regione, il “Regionalismo Critico” come definito da Kenneth Frampton. La Scuola di Porto, oltre Alvaro Siza del quale riportiamo nelle pagine a seguire un’ampia intervista, vede coinvolta e impegnata anche la generazione successiva che annovera tra i maggiori esponenti Adalberto Dias, Maria de Graça Nieto, José Manuel Soares, Eduardo Souto de Moura.
Tra la fine degli anni ‘80 e i primi degli anni ’90, l’ingresso del Portogallo nell’Unione Europea (1986) darà un nuovo impulso all’economia, favorendo lo sviluppo del territorio con grandi trasformazioni. L’EXPO 1998, costituisce ulteriore occasione per una attività progettuale che si manifesta con veri e propri capolavori ampiamente noti.
Ciò che emerge da una lettura complessiva dell’architettura portoghese sono alcune costanti quali: la riduzione linguistica, l’uso sobrio discreto ed essenziale (non semplicistico) dei materiali locali, l’adattamento formale all’ambiente sia naturale che costruito, l’articolazione delle piante su base prospettica. Nonostante ad oggi i cambiamenti siano evidenti in un mestiere come quello di architetto diventato professione, con i piccoli studi trasformati in associazioni internazionali, tutti questi caratteri sono ancora presenti nell’architettura portoghese. La selezione di opere qui pubblicata testimonia anche come la nuova generazione sia impegnata a rinnovare l’imponente bagaglio di esperienze tramandato dai Maestri.

SOMMARIO

PORTOGALLO 2009 – Pag. 4
PORTUGAL 2009
Enrico Sicignano


INTERVISTA AD ALVARO SIZA VIEIRA - Pag. 12
INTERVIEW TO ALVARO SIZA VIEIRA
a cura di Maria de Fatima Sabaini Gama

EDUARDO SOUTO DE MOURA – Pag. 18
Uffici e galleria commerciale a Porto
Burgo Tower, Commercial and Office Building, Porto

JOÃO LUIS CARRILLHO DA GRAÇA – Pag. 28
Scuola Superiore di Musica dell’istituto Politecnico di Lisbona
School of Music, Lisbon

RIBEIRO / PEDRO / ANTUNES – Pag. 36
Museo della Scienza nell’Antico Laboratorio Chimico di Coimbra
Museum of Science, Coimbra

ÁLVARO SIZA VIEIRA – Pag. 44
Biblioteca comunale di Viana Do Castelo
Municipal Library, Viana Do Castelo

GONÇALO BYRNE – Pag. 56
Teatro comunale di Faro
Municipal Theatre, Faro

ADALBERTO DIAS – Pag. 64
Edificio per la residenza e il commercio a Porto
Residential and Commercial Complex, Porto

MANUEL GRAÇA DIAS + EGAS JOSÉ VIEIRA – Pag. 70
Incubatore di imprese a Vila Verde, Braga
Office Complex, Vila Verde, Braga


MANUEL AIRES MATEUS – Pag. 76
Edifici per uffici al Parco delle Nazioni a Lisbona
TOffice and Commerce Building in Nations’ Park, Lisbon

ARGOMENTI - Pag. 82
Un prisma a tre facce. Giorgio Grassi: una vita da architetto
Edifici scolastici passivi: un rinnovato approccio progettuale
Un anello tecnologico per i sottoservizi come “motore” per la riqualificazione di un centro storico
Architettura e scrittura. Calligrafia come rivestimento
Concorso per la realizzazione di un polo scolastico a Villasimius
Nuove idee per l’housing a Milano
“Visions” il festival Beyond Media a Firenze
La condizione dell’apprendimento. “Come si fa una tesi di laurea”: una mostra al Politecnico di Bari


NOTIZIE - Pag. 112