n. 385 settembre/ottobre 2005 - ITINERARIO SVIZZERO

Lo stretto legame esistente tra le condizioni geografiche, politiche e culturali e l’evoluzione delle forme architettoniche nel particolare contesto svizzero è il tema di questo numero della rivista, affrontato con la modalità di un vero e proprio itinerario che, partendo dal Ticino e dai Grigioni, attraverso la Svizzera centrale, giunge al cantone di Zurigo scoprendo le architetture più significative.
Una delle caratteristiche maggiormente evidenti della Svizzera è la compresenza di centri e di polarità frammentate nel territorio, connesse tra loro da una rete di infrastrutture – autostrade, dighe, ponti, stazioni, ecc. – in grado di ricompattarle al di là della più difficile realtà orografica. Le accentuate altimetrie e la presenza di bacini idrici ad alta quota costituiscono un forte ostacolo allo sviluppo delle risorse; architetti e ingegneri sono da sempre abituati ad una sfida costante per il superamento dei vincoli imposti dalle condizioni naturali. L’attitudine al disincanto e al pragmatismo, originata da questioni di tipo storico e ambientale, ha quindi favorito risultati espressivi nel campo dell’architettura inclini ad una ricerca paziente, basata su tecniche e linguaggi misurati e consapevoli dei limiti all’interno dei quali agire. In questo scenario, che privilegia tra l’altro la costruzione e il rapporto con la natura, emergono due linee di ricerca differenti che le opere illustrate in queste pagine evidenziano molto bene.
La prima, riconoscibile nei progetti presentati degli studi Bétrix & Consolascio, Diener & Diener e nella Seggiovia Carmenna ad Arosa di Bearth & Deplazes, si contraddistingue da un lato per l’adozione di forme e l’utilizzo di volumetrie autoconcluse e radicali, dall’altro per l’importante ruolo che nel manufatto viene a ricoprire l’involucro esterno complessivo. Si tratta di architetture che perseguono una piena osmosi nei confronti dello spazio circostante. Sul piano figurativo, la forma “scarna e ridotta all’osso” allude ad una nuova metafisica connaturata all’oggetto stesso, il cui riferimento simbolico-allegorico è riconoscibile nella figura del cristallo.
La seconda privilegia la dimensione privata e intima, soprattutto affrontando il tema dell’abitazione e portando avanti una profonda riflessione intorno al significato stesso del costruire. Un modo di guardare all’architettura estremamente legato alla dimensione autobiografica e al rapporto con la natura. Questa è intesa non tanto come contesto o scenario, bensì come entità non separabile dall’uomo. Natura quindi non solo come corpo vivente delle cose, ma anche idea che si traduce e diffonde attraverso gli esiti della speculazione artistica e progettuale. Questo conduce ad un’architettura archetipica ed introflessa, dalle notevoli qualità scultoree che può trovare una semplificazione iconologica nell’immagine del frammento, bene espressa nelle opere di Miller & Maranta, EM2N – Müller & Niggli, Fuhrimann & Hächler e nella casa a Fläsch di Bearth & Deplazes.

SOMMARIO

ITINERARIO SVIZZERO – Pag. 4
SWISS ITINERARY
Carlo Prati

DIENER & DIENER ARCHITECTS – Pag. 18
Centro commerciale e ristrutturazione di un albergo a Lucerna
Shopping Mall and Hotel Renovation in Lucerne

BÉTRIX & CONSOLASCIO - Pag. 26
Centro sportivo a Zug
Sports centre in Zug

BEARTH & DEPLAZES – Pag. 32
Casa Meuli a Fläsch
Meuli house in Fläsch

BEARTH & DEPLAZES – Pag. 36
Stazioni della Seggiovia Carmenna ad Arosa
Carmenna Chair Lift Station in Arosa

BASERGA & MOZZETTI – Pag. 42
Ampliamento di una casa ad Arbedo, Bellinzona
Extension of a residence in Arbedo, Bellinzona

MILLER & MARANTA – Pag. 46
Restauro e ampliamento della Villa Garbald a Cartasegna
Renovation and extension of the Villa Garbald in Cartasegna

EM2N – Pag. 52
Casa per vacenze nelle Alpi Svizzere
Holiday cottage in the Swiss Alps

FUHRIMANN / HÄCHLER – Pag. 56
Edificio per abitazioni ai piedi dello Üetliberg, Zurigo
Residential complex at the foot of the Üetliberg, Zurich

DOLENC / SCHEIWILLER – Pag. 62
Casa a Tschlin
House in Tschlin

ARGOMENTI - Pag. 72

LIBRI - Pag. 96