n. 382 marzo/aprile 2005 - RALPH ERSKINE

Mentre il numero era in preparazione, Ralph Erskine, architetto inglese di nascita e scandinavo di adozione, moriva all’età di 91 anni lasciandoci alcuni insegnamenti fondamentali e una serie di spunti di riflessione su questioni di grande attualità che era già nelle intenzioni della pubblicazione suscitare. L’imprevedibilità di tale evento rafforza i contenuti di questa rassegna, aggiungendo al lavoro illustrato nelle pagine a seguire il valore di una preziosa testimonianza sia per il livello di approfondimento sia perché costituisce il contributo critico più completo e aggiornato sull’opera di Ralph Erskine, pubblicato recentemente in Italia.
Porre l’uomo comune, le sue necessità e le sue aspirazioni, al centro degli interessi dell’architettura in luogo di astratte nozioni e stereotipi, costituisce uno degli insegnamenti fondamentali e il principio da cui nascono tutte le architetture progettate da Erskine.
Il pragmatismo di stampo britannico e l’approccio empirico, acquisito nel clima culturale della sua seconda patria, la Svezia, si fondono infatti in quella attitudine che lo porterà a coniugare necessità del vivere quotidiano e pensiero utopico, declinando l’astrazione dell’utopia nel modo migliore e affrontando i problemi dell’abitare con un approccio sempre nuovo e originale poiché libero dal tributo verso astratte teorie. A questo si deve quella disomogeneità tra le sue opere che ha probabilmente portato i critici ad attribuirgli l’etichetta di architetto eclettico. Una critica, influenzata da posizioni fortemente ideologiche, che non riusciva a cogliere il significato di alcuni temi, tornati al centro del dibattito, sui quali Ralph Erskine ha sempre lavorato con risultati originali e in anticipo rispetto ad istanze, oggi, particolarmente sentite.
Si pensi all’idea di progetto inclusivo e alle strategie compositive meno assolute che ad esso conseguono, in grado di accettare il non finito e la trasformabilità come nuove categorie; al ruolo del progettista che da architetto - demiurgo si trasforma in “regista”, capace di fornire risposte non stereotipate ma adattabili alle diverse richieste progettuali; all’importanza attribuita al vincolo, all’ostacolo legato alla realtà delle situazioni, come elemento basilare per l’invenzione architettonica; e ancora al valore, assunto dagli aspetti percettivi legati all’esperienza fisica diretta e coinvolgente del fruitore dell’architettura, espresso nella dichiarata ricerca per gli accostamenti imprevisti e per l’effetto sorpresa; per finire alla questione della sostenibilità ambientale, posta con assoluta naturalezza sin dagli anni cinquanta. Tematiche, quelle appena elencate, che hanno guidato per circa settanta anni il lavoro appassionato di un architetto “coraggioso e anticonvenzionale”, la cui eredità nel presente può essere sintetizzata in quella che è stata la sua maggiore convinzione: “Credo – affermava in un articolo apparso sul n. 229/nov. 1974 della rivista L’Architettura – che l’architetto oggi non possa più permettersi di accettare l’antico concetto rinascimentale, di creare cioè il completo e definitivo capolavoro. Al contrario il progettista e pianificatore moderno deve imparare ad apprezzare, capire e utilizzare le cose che cambiano”.

SOMMARIO

Ralph Erskine: architetture da abitare – Pag. 4
Ralph Erskine: architecture for living
Alessandra De Cesaris

Le “case-mondo” di Ralph Erskine – Pag. 22
Ralph Erskine’s “world-houses”
Daniela Maurizi

Greenwich Millennium Village, Londra - Pag. 30
Greenwich Millennium Village, London
Claudia Bisceglia

Aula Magna del Campus universitario di Stoccolma - Pag. 42
Lecture hall, Stockholm University Campus
Elisabetta Tagliente

Edificio per uffici “L’Arca”, Londra - Pag. 50
“The Ark”, office building in London
Alessandra De Cesaris

Residenze a Ekerö, Stoccolma – Pag. 56
Housing in Ekerö, Stockholm
Daniela Maurizi

Shopping centre a Luleå – Pag. 62
Shopping centre in Luleå
Alessandra De Cesaris

La “Scatola”, Rörby på Lovön, Stoccolma – Pag. 70
The “Box”, Stockholm
Elisabetta Tagliente

ARGOMENTI - Pag. 76

CALENDARIO - Pag. 97