n. 433 settembre/ottobre 2013 - EDIFICI PUBBLICI IN OLANDA

Le architetture raccolte in questo numero della rivista segnano un cambiamento radicale nelle dinamiche dell’Olanda a noi tutti nota: un paese di riferimento e un osservatorio privilegiato della cultura internazionale per la capacità, condivisa dai diversi attori, nel trasformare il territorio coniugando pragmatismo e sperimentazione.
Oggi, purtroppo, complice la crisi economica, questa coalizione sta prendendo la direzione imposta dagli investitori; la stessa idea di “architettura pubblica”, un tempo immaginata dall’alto dall’amministrazione e da architetti visionari, si sta trasformando sempre più in un’appendice dell’iniziativa privata.
I progetti presentati vanno quindi inquadrati e valutati nel difficile clima di cambiamento in cui sono stati realizzati. Si tratta di edifici pubblici ad opera di architetti che sono stati per anni protagonisti delle migliori trasformazioni urbane e che, nonostante le mutate condizioni di lavoro, hanno cercato di mantenere coerenza nella loro ricerca.
Caso emblematico è quello della nuova stazione del Team CS (70) nel cuore di Rotterdam che ha trasformato la vecchia piazza in uno spazio chiuso e continuo, un ibrido tra una stazione e uno spazio commerciale, più consono alla dimensione di “hub ferroviario internazionale”, voluta dall’amministrazione e dagli investitori.
Sempre a Rotterdam è stato finalmente completato il De Rotterdam (20), un edificio multifunzionale a prevalenza residenziale, una “città verticale” che, per oltre un decennio, è stata la chimera di Rem Koolhaas. Altri progetti, come il teatro Agora di UNstudio (54), la nuova City Hall di Nieuwegein dei danesi 3XN (86), e il New Dutch Film Istitute ad Amsterdam (78) degli austriaci Delugan&Meissl, propongono, con qualche anno di ritardo, l’idea di restituire un’identità alla condizione urbana attraverso l’imposizione di edifici icona.
La biblioteca di Coenen (36), inserita nell’intervento di densificazione delle aree intorno alla stazione di Amsterdam, introduce una tipologia urbana inusuale ma di successo per la capitale. L’intervento dei Mecanoo a Eindhoven (100), con la particolare attenzione per gli spazi e la componente umana e l’uso opportuno dei materiali, si distingue dalla più comune architettura commerciale, fatta di espedienti estetici e textures accattivanti. Infine, la biblioteca di Spijkenisse di MVRDV (46) è il progetto che racconta al meglio l’evoluzione del gruppo ma, allo stesso tempo, sembra la parafrasi della situazione attuale, di un paese in bilico tra il cambiamento e il persistere di un’idea di esuberanza del progetto che appartiene al passato.

SOMMARIO

SVILUPPI RECENTI DELL’ARCHITETTURA OLANDESE- Pag. 4
DUTCH ARCHITECTURE PRODUCTION
Jo Coenen

Dopo la sbornia - Pag. 15
Hangover
Giampiero Sanguigni, Bernardina Borra

OMA - Pag. 20
Le torri “De Rotterdam” a Rotterdam
“De Rotterdam”, Vertical City, Rotterdam

NEUTELINGS RIEDIJK ARCHITECTEN - Pag. 28
Istituto olandese per i supporti audiovisivi a Hilversum
Netherlands Institute for sound and Vision, Hilversum

JO COENEN & CO ARCHITEKTEN- Pag. 36
Biblioteca pubblica ad Amsterdam
Public Library, Amsterdam

MVRDV- Pag. 46
Biblioteca di quartiere a Spijkenisse
Mountain of Books, Spijkenisse

UN STUDIO - Pag. 54
Teatro a Lelystad
Theatre Agora, Lelystad

ERICK VAN EGERAAT - Pag. 62
Ampliamento dell’Inholland University a Rotterdam
Extension to the Inholland University in Rotterdam

TEAM CS - Pag. 70
Stazione Centrale di Rotterdam
New Central Station Rotterdam


DELUGAN MEISSL ASSOCIATED ARCHITECTS - Pag. 78
Museo del Cinema ad Amsterdam
New Dutch Film Institute, Amsterdam

3XN - Pag. 86
Nuovo Municipio di Nieuweigen, Utrecht
Stadshuis Nieuweigen, Utrecht

CLAUS EN KAAN ARCHITECTEN - Pag. 94
Istituto di Ricerca a Wageningen
Netherlands Institute of Ecology, Wageningen

MECANOO ARCHITECTEN, DELFT - Pag. 100
Centro sportivo a Eindhoven
Fontys Sports College, Eindhoven


ARGOMENTI - Pag. 106
Etar de Alcântara. Topografia di un edificio
Premio per l’architettura Aga Khan 2013
Una chiesa antisismica dopo il terremoto in Emili