22 July 2025

Terræ Aquæ – L’Italia e l’Intelligenza del Mare. Padiglione Italia alla 19. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia

dalla rubrica ARGOMENTI

Dal 10 maggio al 23 novembre 2025, Il Padiglione Italia alla 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia ospita Terræ Aquæ. L’Italia e l’Intelligenza del Mare, un progetto espositivo promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e curato da Guendalina Salimei. Allestita negli spazi delle Tese delle Vergini dell’Arsenale, la mostra propone una riflessione multidisciplinare sul rapporto tra terra e acqua, tra città e costa, tra paesaggio e architettura. Il progetto invita a guardare l’Italia dal mare, adottando una prospettiva rovesciata che supera la tradizionale visione della costa come limite fisico per ripensarla come confine fluido e dinamico, membrana viva, soglia permeabile tra ambienti naturali e spazi costruiti. In questa visione, il Mediterraneo – simbolicamente esteso agli oceani vicini – diventa paradigma progettuale e narrativo, fondamento di una riflessione collettiva che coinvolge architetti, studiosi, artisti, attivisti, istituzioni e comunità con l’obiettivo di esplorare l’interazione complessa e vitale tra ecosistemi, culture, attività economiche e dimensioni sociali. La mostra nasce dall’esigenza urgente di ripensare le aree costiere italiane, che costituiscono oltre 8.000 chilometri di litorale, spesso sottoposte a forti pressioni ambientali e antropiche. Le coste rappresentano un laboratorio a cielo aperto per sperimentare nuovi modi di abitare e progettare, capaci di conciliare memoria storica, sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica e cura culturale. L’intelligenza collettiva del mare, metafora di questa visione integrata, si traduce in un invito a una nuova ecologia della progettazione. La partecipazione italiana si struttura attorno a una Call for Visions and Projects, lanciata tra gennaio e marzo 2025 per raccogliere idee, proposte e visioni da tutta Italia. I contributi pervenuti, oltre 600, spaziano da progetti realizzati, ricerche teoriche e sperimentazioni artistiche e multimediali.

In apertura, una veduta della prima Tesa, dove la quadreria espone progetti e visioni in dialogo tra loro tramite l’accostamento delle immagini e delle connessioni che queste attivano reciprocamente. Sopra, a sinistra, dettaglio della quadreria; a destra l’installazione l’Arca di Ulisse, che chiude il percorso espositivo nel Giardino delle Vergini. Foto: Andrea Avezzù Courtesy: La Biennale di Venezia

Questo articolo è pubblicato in l’industria delle costruzioni 497 -La città che accoglie – giu/nov 2025

Abbonati alla rivista per accedere alla versione integrale di questo contenuto

Articoli correlati

Milano e la crescita urbana: finanziarizzazione e territorializzazione alfa vs accoglienza

Cinema romani: punto e a capo