n. 423 gennaio/febbraio 2012 - MADE IN ITALY 1

La qualità urbana e ambientale è l’esito di processi di trasformazione complessi, a monte dei quali deve esserci una precisa volontà politica, che è tutta contenuta in un’azione pianificatoria fondata su chiari obiettivi e regole da rispettare. Solo successivamente entrano in gioco gli altri due attori principali del processo, i progettisti ai quali è affidato il compito di dare forma alle istanze di modificazione precedentemente definite e l’impresa che dovrà, attraverso l’allestimento della complessa macchina che è il cantiere, realizzare l’opera commissionata.
In questo numero della rivista abbiamo voluto raccogliere 5 opere costruite in Italia, nelle principali città, completate negli ultimi due anni, per dare prova che, se qualcosa non funziona nell’ingranaggio di questo processo, non è dovuto alle fasi di progettazione e costruzione, nelle quali, al contrario, e come dimostrano le architetture di seguito illustrate, si rileva un alto livello di sensibilità, competenze e innovazione, nonché di efficienza sotto il profilo logistico e dei tempi di esecuzione.
I risultati, al di là di una macchina burocratica che, spesso, rallenta in modo ingiustificato l’intero processo con ripercussioni economiche e sociali su tutto il sistema, possono essere definiti eccellenti grazie anche alle sinergie stabilite tra progettista e impresa esecutrice, là dove entrambe le parti sono ben disposte al dialogo per ottenere il migliore risultato finale. Un esempio per tutti, anche per la tempistica tra progetto e sua realizzazione oltre che per le dimensioni, l’intervento di Porta Nuova Garibaldi a Milano. Un intervento determinante per la riqualificazione urbana di Milano, che agisce alle diverse scale del progetto e che ha dato prova di affidabilità e innovazione tanto nella gestione del progetto che nella fase realizzativa e di organizzazione del cantiere, tutta improntata alla sperimentazione legata alla sostenibilità energetica e ambientale; fattori che hanno giocato un ruolo decisivo per il successo dell’intera operazione. Altrettanto può dirsi del nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, un servizio e, soprattutto, uno spazio pubblico ben integrato con il tessuto storico e le nuove dinamiche urbane, esito dell’ottima regia che ha saputo coniugare problemi funzionali, soluzioni tecniche e gestione del cantiere, ideando e producendo tecnologie opportune al caso specifico. Un meccanismo virtuoso quello che hanno saputo attivare gli interventi appena citati, dentro il quale i soggetti coinvolti sono reciprocamente stimolati a offrire il meglio delle proprie prestazioni in un dinamismo che difficilmente disattende la qualità finale dell’opera.
Aspetto che interessa positivamente anche le altre architetture presenti nel numero – il nuovo Museo dell’Automobile di Torino, il complesso milanese per uffici e la nuova sede romana dell’ASI – caratterizzate, in modi differenti tra loro, da una raffinata corrispondenza tra ricerca su finiture e materiali alla scala architettonica e valenze spaziali alla scala urbana e paesaggistica.

SOMMARIO

LA FORMA COME RISORSA – Pag. 4
FORM AS RESOURCE
Paolo Desideri

PELLI CLARKE PELLI ARCHITECTS – Pag. 20
Grattacielo Porta Nuova Garibaldi, Milano
New Towers in Porta Nuova Garibaldi, Milan

ABDR ARCHITETTI ASSOCIATI - Pag. 42
Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze
New Opera House in Florence

CINO ZUCCHI ARCHITETTI - Pag. 64
Il nuovo Museo dell’Automobile di Torino
The New National Automobile Museum in Turin

SAUERBRUCH HUTTON ARCHITECTS - Pag. 78
Edifici per uffici a via Imbonati, Milano
Office Buildings in Milan

5+1 AA ALFONSO FEMIA GIANLUCA PELUFFO - Pag. 92
Nuova sede dell’Agenzia Spaziale Italiana a Tor Vergata, Roma
New Headquarters for the Italian Space Agency (ASI), Rome

ARGOMENTI - Pag. 112
Sharing. Condividere idee e abitazioni: un esempio di housing sociale
Trasformazione edilizia e riqualificazione urbana. Il concorso PASS per il Tiburtino III a Roma

NOTIZIE - Pag. 122