n. 419 maggio/giugno 2011 - ECOCITIES

La città non è una macchina insediativa a zero emissioni. È questo il leit motiv delle esperienze urbane del nuovo millennio e in particolare degli interventi presentati in questo numero della rivista dai quali emerge un nuovo approccio rispetto ai primi progetti urbani sostenibili, a lungo caratterizzati da un atteggiamento funzionalista e tecnicista che tendeva a una netta scissione tra strategie sostenibili e architettura. Quasi tutte le prime ecocities, infatti, soffrono di un’assoluta serialità insediativa, dell’assenza cronica di spazi pubblici e di luoghi di aggregazione, dell’incapacità implicita a costituire “tessuti”, della mancanza di gerarchie e quindi di quei fattori di “orientamento e identificazione” indispensabili allo sviluppo di una città. Con gli interventi di Bo01, The City of Tomorrow a Malmö in Svezia, di Kronsberg, di BedZED, l’approccio inizia a cambiare. L’obiettivo è quello della complessità nell’unità, della ricerca d’identità nella differenza, della volontà di costruire una civitas ricca, variegata e dinamica. I progetti di Hammarby Sjöstad a Stoccolma e di HafenCity ad Amburgo costituiscono gli esiti più convincenti nella ricerca di nuove prospettive nel progetto della città del XXI secolo. Si tratta delle due più importanti esperienze urbane del nuovo millennio. Per la prima volta le ricerche sulla città sostenibile sono verificate, sperimentate e calibrate alla scala urbana. Per la prima volta due vere e proprie parti di città vengono progettate in tutta la loro completezza, consapevoli del loro ruolo paradigmatico in quanto portatrici di una nuova cultura urbana in cui uomo e natura cercano nuovi equilibri verso una comune storia ambientale. Infine, anche il progetto di Norman Foster per Masdar City, in corso di realizzazione, testimonia l’inizio di una nuova stagione culturale per il progetto della città del XXI secolo.

SOMMARIO

ECOCITIES ED ECOQUARTIERI: TRA MORFOLOGIA E PROGETTO URBANO - Pag. 4
ECOCITIES AND ECO NEIGHBOURHOODS: BETWEEN MORPHOLOGY AND URBAN DESIGN
Marco Maretto


MASDAR CITY E IL NUOVO MASDAR INSTITUTE, CAMPUS AD ABU DHABI – Pag. 26
MASDAR CITY AND THE MASDAR INSTITUTE CAMPUS, ABU DHABI
Foster and Partners


STOCKHOLM CITY PLANNING DEPARTMENT – Pag. 36
Hammarby Sjöstad, Stoccolma, Svezia

STADT FREIBURG PROJECTGRUPPE RIESEFELD – Pag. 48
Rieselfeld, Friburgo, Germania

KCAP ARCHITECTS&PLANNERS, WEST 8 – Pag. 54
GWL-Terrein, Amsterdam, Olanda

KLAS THAM, MALMÖ CITY PLANNING OFFICE – Pag. 62
Bo01. The City of Tomorrow, Malmö, Svezia

STADT FREIBURG, PROJECTGRUPPE VAUBAN, ROLF DISCH – Pag. 70
Vauban, Friburgo, Germania

BILL DUNTSER, ARUP – Pag. 78
BedZED, Sutton, Londra, Gran Bretagna

KCAP ARCHITECTS&PLANNERS, HAFENCITY HAMBURG GMBH – Pag. 84
HafenCity, Amburgo, Germania

ARGOMENTI - Pag. 96
A cosa serve un Premio d’Architettura
Le città di Roma al Museo dell’Ara Pacis
Rietveld al MAXXI
“Come si fa una T.E.S.I. di laurea” in Architettura e Ingegneria
Spagna, architettura e crisi: intervista a 4 architetti
Le fotografie di architettura di Daniele Filacchioni


CALENDARIO - Pag. 119