DANIEL LIBESKIND – Pag. 46
Estensione del Museo d’Arte di Denver, Stati Uniti

Il museo è stato concepito in stretta connessione con gli aspetti funzionali ed estetici dell’esistente museo di Ponti, oltre che con l’intero Centro Civico e la biblioteca pubblica.
Il progettista parla del museo come di una sorta di fulcro urbano che contribuisce alla sinergia tra quartieri; esso non è un monumento isolato ma parte di una composizione di spazi pubblici, monumenti e infrastrutture di una zona della città in via di sviluppo. In realtà, ponendosi nella città come un nodo plastico, esso è caratterizzato dalla capacità di far convergere su di sé le complesse relazioni prodotte dal contesto, piuttosto che relazionarsi con quest’ultimo.
Allo storico complesso si aggiungono un teatro, un nuovo atrio d’accesso con caffetteria e spazi espositivi per le collezioni di architettura, design e arte. I materiali utilizzati solo in parte si relazionano al contesto esistente ma ci si avvale anche dell’utilizzo di materiali innovativi, come il titanio; l’accostamento di tali elementi dà forma a spazi che protendono la tradizione locale di Denver verso il XXI secolo.

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