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Museo dell’Occupazione a Tallinn, Estonia

Il museo, che commemora il periodo tra il 1940 e il 1991 in cui l’Estonia è stata occupata prima dall’Unione Sovietica, poi brevemente dalla Germania e poi ancora dalla Russia, documenta e trasmette informazioni relative agli eventi di quell’epoca con proiezioni audiovisive, fotografie, registrazioni ed installazioni in modo tale da dare un’impressione della resistenza popolare e di mostrare come la gente normale si confrontasse con la dura realtà quotidiana.
Situato su una fascia verde, impronta della fortificazione che circondava la città vecchia, l’edificio ha l’aspetto di un ponte che si innalza invitando i passanti ad entrare. La forma favorisce il passaggio dallo spazio pubblico esterno allo spazio raccolto del museo e dà origine a una piazza della memoria in cui la presenza di tre alberi ricorda le migliaia di vittime dell’Occupazione. L’area principale per i visitatori del museo è costituita da una sola superficie continua, lungo la quale interagiscono diverse funzioni. Questi spazi aperti sono modulati dalle altezze variabili dei soffitti.

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