n. 390 luglio/agosto 2006 - LANDMARKS URBANI

La città contemporanea, per la complessità e molteplicità che la caratterizzano, può essere definita come un sistema formato da numerosi elementi in competizione e in collaborazione tra di loro che subiscono continue modifiche e di cui molto spesso non è possibile prevedere uno stato futuro.
Le nuove realtà della metropoli, della città diffusa, della città policentrica, della città-regione, nella loro diffusione sul territorio inglobano altri sistemi con cui si relazionano ed interagiscono: dal paesaggio naturale ai grandi nodi di interscambio quali stazioni ed aeroporti, dai centri produttivi e commerciali alle periferie residenziali.
Il salto di scala ha provocato una frantumazione della città e dei suoi confini, divenuti sempre meno riconoscibili, e un profondo cambiamento nella morfologia spaziale; mentre la maggior parte degli insediamenti del passato si concentrava in una o due città nettamente definite, le città-regione odierne si trasformano progressivamente in agglomerazioni complesse e multifunzionali. Nella nuova dimensione territoriale diventa fondamentale la capacità e la velocità di connessione tra i vari centri che compongono l’area metropolitana. Le infrastrutture costituiscono quindi elementi di primaria importanza per le conurbazioni tanto per la loro capacità di permettere i flussi di movimento, quanto per il loro impatto sul territorio e sul paesaggio.
Per poter sostenere la competizione internazionale, le città odierne devono creare costantemente nuovi poli di attrazione, nuove occasioni e nuovi stimoli che ne sappiano promuovere l’immagine di città innovativa in uno scenario sempre più competitivo e complesso. Di conseguenza è sorta la necessità da parte dei centri urbani di costruirsi un’immagine in grado di differenziare la specificità del luogo e di attrarre un gran numero di visitatori; l’identità cittadina è passata ad avere connotazioni commerciali e di marketing. Diverse le strategie messe in atto nelle varie città del mondo per raggiungere il così detto “effetto Bilbao” con la realizzazione di “land marks” in grado di richiamare un pubblico sempre più numeroso. È a questo fenomeno, teso tra esasperazione formale ed effimere promozioni commerciali, in grado comunque di alimentare interessanti spazi di sperimentazione e di innovazione sensibili alle trasformazioni in atto, che la selezione di edifici presentati in questo numero fa riferimento illustrando le espressioni architettoniche più significative da Milano a Barcellona a Colonia, da Melbourne a Tokio, da Culver City a Los Angeles, da Davenport a Des Moines .

SOMMARIO

LANDMARKS URBANI – Pag. 4
URBAN LANDMARKS
Laura Aquili, Ergian Alberg

ERIC OWEN MOSS - Pag. 16
Edificio multifunzionale a Culver City, USA
The Stealth, Culver City, USA

MORPHOSIS – Pag. 24
Edificio per uffici a Los Angeles, USA
Caltrans District 7 Headquarters, Los Angeles, USA

LAB ARCHITECTURE STUDIO – Pag. 32
Complesso pubblico polifunzionale a Melbourne, Australia
Federation Square, Melbourne, Australia

TOYO ITO – Pag. 42
Showroom TOD’S a Omotesando, Tokyo, Giappone
TOD’S Omotesando Building, Tokyo, Japan

MIRALLES/TAGLIABUE - Pag. 50
Mercato di Santa Caterina a Barcellona, Spagna
Santa Caterina Market, Barcelona, Spain

RENZO PIANO- Pag. 56
Centro commerciale a Colonia, Germania
P&C Department Store, Cologne, Germany

DAVID CHIPPERFIELD - Pag. 62
Museo d’arte a Davenport, USA
Figge Art Museum, Davenport, USA

MASSIMILIANO FUKSAS - Pag. 68
Nuovo Polo Fiera di Milano, Rho-Pero, Italia
New Milan Trade Fair, Rho-Pero, Italy

DAVID CHIPPERFIELD - Pag. 82
Biblioteca pubblica a Des Moines, USA
Des Moines Public Library, USA

ARGOMENTI – Pag. 86
Gli alberghi del Nuovo Polo Fiera di Milano
“Living Box”: una sfida per la casa del futuro
Il restauro del Santuario di S. Lorenzo a Cave, Roma
Al di là del declino: i premi della Triennale di Milano
“Fast Architecture”: edifici-contenitore fatti di contenitori


NOTIZIE – Pag. 106
LIBRI – Pag. 114
CALENDARIO – Pag. 116