n. 432 luglio/agosto 2013 - AMBURGO

Nonostante il persistere della crisi economica in tutta Europa, in alcune città la attività di trasformazione urbana si fanno sempre più intense, proseguendo con grande enfasi. Al destino delle città, alla loro capacità di essere sostenibili non solo sotto il profilo dei consumi energetici ma anche sul piano sociale, garantendo qualità e benessere ai propri cittadini attraverso la promozione della qualità architettonica degli edifici e degli spazi pubblici, è infatti, affidata una parte consistente della ripresa economica.
Il caso di Amburgo, città alla ricerca di una nuova identità urbana a cui è dedicato questo numero della rivista, è in questo senso esemplare. La nuova Hafencity di Amburgo, città sull’acqua a soli dieci minuti dal centro storico, che sta sorgendo nella vecchia area portuale, diventa strumento di reddito per la sua capacità di attrarre residenti dei ceti più abbienti nel centro urbano, contribuendo a un processo di rigenerazione dell’intera città. Il progetto, esito di strategie e di un lavoro di concertazione realmente multidisciplinare, messo a punto nell’arco di dieci anni, che ha visto la partecipazione di forze politiche e istituzionali, urbanisti e architetti, ma anche di università, artisti, ricercatori nell’ambito della sostenibilità, dell’energia, della gestione del traffico, di ingegneri idraulici e associazioni di ogni tipo, apre il più grande cantiere d’Europa: circa 150 ettari, 30 dei quali costituiti da bacini d’acqua e canali, con oltre 3 km di fronti d’acqua da destinare a residenze, uffici, servizi per la cultura, l’intrattenimento e il tempo libero.
La gestione del processo è affidata a un’apposita società di trasformazione, di proprietà pubblica, che agisce in regime di diritto privato. Per non cadere negli stessi errori commessi a Berlino, ad Hafencity si cerca di evitare i rischi di una ricostruzione troppo rapida, realizzando solo ciò che è dettato dalle reali esigenze del mercato e puntando a creare qualità urbana e uno spazio pubblico condiviso. La programmazione è quindi impostata su breve, medio e lungo termine con il progetto di 12 quartieri, autonomi per mixitè e complementari tra loro. Il tempo di realizzazione, originariamente programmato in 10 anni, viene rimodulato fino a 25 anni, senza per questo far perdere validità all’intero processo. Fondamentale il sistema di comunicazione che supporta il processo di trasformazione legato sia ad Hafencity che all’IBA, la sperimentazione e la realizzazione di prototipi innovativi alla scala urbana e architettonica promossa dalla storica istituzione tedesca.
Grazie alla costruzione di un Info Point, il cui successo era stato sancito all’epoca della riqualificazione di Berlino, l’architettura è stata trasformata in un fenomeno di massa e il cantiere in un evento da non perdere, al punto che le principali navi da crociera del mondo, già da qualche anno, fanno scalo ad Amburgo, attraccando in pieno cantiere e costringendo la Hafencity a bandire un concorso di progettazione per la realizzazione di un terminal crocieristico provvisorio, che nel frattempo è stato anche raddoppiato.

SOMMARIO

AMBURGO OLTRE / OLTRE HAFENCITY - Pag. 4
HAMBURG BEYOND/BEYOND HAFENCITY
Roberto A. Cherubini


DA HAFENCITY A IBA HAMBURG 2013 - Pag. 14
FROM HAFENCITY TO IBA HAMBURG 2013
Anna Laura Petrucci

GMP ARCHITEKTEN - CITTERIO VIEL AND PARTNERS - STÖRMER MURPHY AND PARTNERS - Pag.22
Complesso di uffici e residenze a Brooktorkai
Complex of offices and residences, Brooktorkai

BEHNISCH ARCHITEKTEN - Pag. 34
Sede centrale Unilever e torre residenziale ad Hafencity
Unilever headquarters and residential tower, Hafencity

BB+GG ARQUITECTES - Pag. 44
Spazio pubblico del Magdeburger Hafen e Überseequartier
Public spaces of Magdeburger Hafen and Überseequartier

ERICK VAN EGERAAT ASSOCIATED ARCHITECTS - Pag. 52
Edificio a uso misto ad Hafencity
Sumatra Mixed-Use Building, Hafencity

HENNING LARSEN ARCHITECTS, HÖHLER+PARTNER - Pag. 58
Sede centrale del Der Spiegel a Brooktorkai
Ericusspitze Ensamble, Brooktorkai

KENNEDY & VIOLICH ARCHITECTURE - PAG 64
IBA 2013 - Casa passiva a Wilhelmsburg
Soft House, Wilhelmsburg

SPLITTERWERK / ARUP / BOLLINGER UND GROHMANN / IMMOSOLAR - Pag. 70
IBA 2013 - Edificio BIQ a Wilhelmsburg
BIQ - The Clever Treefrog, Wilhelmsburg


ZILLERPLUS ARCHITEKTEN UND STADTPLANER - Pag. 74

IBA 2013 - “Smart is green”. Edificio per abitazioni a Wilhemsburg
“Smart is green”. Residential house, Wilhemsburg

ARCHITEKTURAGENTUR - Pag. 80
IBA 2013 - Edificio in legno a Wilhelmsburg
Woodcube, Wilhelmsburg

ARGOMENTI - Pag. 86
Giulio Minoletti architetto: 1910-1981
La 2ª? Biennale dello Spazio Pubblico a Roma
“Living Architectures Marathon”. Cinque film su architetture d’autore
Il quartiere coordinato CEP a Cagliari
SCAU Studio in mostra ad Amman in Giordania
Roma attraversa il Tevere
La Nuova Architettura in Serbia

LIBRI - Pag. 112