n. 428 novembre/dicembre 2012 - SPAZI PUBBLICI

A partire dagli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, il degrado fisico e sociale che caratterizza molte aree urbane rende evidente una condizione di sofferenza della sfera pubblica. Alcune teorie socio-urbane analizzano le ragioni della crisi e del declino dello spazio pubblico, giungendo a posizioni, a volte estreme, che ne decretano l’estinzione. Tale declino viene collegato da una lato al generale prevalere di forme individualistiche sulla dimensione pubblica del vivere sociale, dall’altro alla dispersione degli spazi collettivi conseguente alla separazione delle funzioni nella città. Ma, nonostante l’avvento della tecnologia, i luoghi fisici dell’incontro e dello scambio tra le persone sono ancora importanti, scrive Zygmunt Bauman: “l’esperienza umana si forma, si accumula e viene condivisa nei luoghi”.
L’esiguità e la virtualità degli spazi pubblici privano la socialità di quella componente fisica in cui avviene lo scambio sociale necessario – come sosteneva Jane Jacobs – alla formazione dell’opinione pubblica, alla costruzione di una società coesa e all’esercizio della democrazia.
I contatti pubblici occasionali sono alla base della formazione della sensibilità pubblica; la vita collettiva spontanea, quando presente, è ancora uno dei motivi di assenza di vandalismo e degrado.
Gli spazi pubblici sono quindi essenziali alla vita dei loro abitanti, diventando strumento fondamentale delle politiche di gestione e sviluppo del territorio. È, infatti, una volontà politica che, negli anni Ottanta, dopo la presa di coscienza del fallimento dei criteri progettuali e dei regolamenti adottati nei decenni precedenti, avvia processi di rigenerazione urbana in diversi contesti europei.
Le città, fatte prevalentemente di case, progettate più per le automobili che per le persone, presentano aree libere insicure, che si trasformano in focolai di problemi sociali. In questo contesto, una serie di programmi pongono al centro dei loro obiettivi lo spazio pubblico, sia alla scala urbana che a quella del quartiere, come luogo attraverso cui coinvolgere direttamente gli abitanti nel processo di riqualificazione e attivare la rinascita della comunità locale. L’ampia e variegata casistica di progetti riguardanti gli spazi pubblici messi in atto da questo periodo a oggi rende difficile una classificazione delle esperienze in corso.
Questo numero della rivista presenta una selezione di spazi pubblici, nella maggior parte dei casi spazi o strutture urbani anche di proprietà pubblica, recuperati a uso collettivo, che rappresentano una sintesi emblematica delle azioni in corso, delle tipologie di intervento e delle strategie applicate nelle città occidentali. Si tratta di un insieme eterogeneo per approcci, come quelli adottati nel ridefinire il ruolo dell’infrastruttura nel tessuto urbano nei diversi casi dell’High line di New York (62), del parco pubblico di Tokyo (70), di Madrid Rio (42); per finalità, perseguimento di una qualità diffusa a Lubiana (34), ricerca del grande segno identitario a Toronto (56); per tipologia e dimensione degli spazi, con interventi che vanno dalla grande scala della piazza di Anversa (22), alla scala del quartiere, come i progetti di Bankside a Londra (50) e quello del giardino sopraelevato a Saragozza (28), per finire con interventi alla scala del paesaggio come il restauro della collina a Barcellona (76).

SOMMARIO

RICOSTRUIRE LO SPAZIO PUBBLICO. QUALITÀ DELLA VITA E COMPETIZIONE GLOBALE– Pag. 4
REGENERATING PUBLIC SPACE. QUALITY OF LIFE AND GLOBAL COMPETITION
Mario Spada


SPAZIO PUBBLICO: OPPORTUNITÀ PER LA RIGENERAZIONE URBANA. FORME DI SPAZIO E AZIONI STRATEGICHE – Pag. 10
PUBLIC SPACE: OPPORTUNITIES FOR URBAN REGENERATION. SPATIAL FORMS AND STRATEGIC ACTIONS
Mariateresa Aprile

STUDIO ASSOCIATO SECCHI-VIGANÒ– Pag. 22
Piazza del Teatro ad Anversa, Belgio
Theater Square, Antwerp, Belgium

SICILIA Y ASOCIADOS ARQUITECTURA S.L – Pag. 28
Giardino sopraelevato a Saragozza, Spagna
Suspended garden, Zaragoza, Spain

JANEZ KOŽELJ– Pag. 34
Riqualificazione del lungofiume di Lubiana, Slovenia
Banks of the River Ljubljanica, Ljubljana, Slovenia

MRIO ARQUITECTOS / WEST 8 – Pag. 42
Riqualificazione del lungofiume a Madrid, Spagna
Madrid Rio, Madrid, Spain

WITHERFORD WATSON MANN ARCHITECTS – Pag. 50
Riqualificazione del quartiere di Bankside a Londra, Regno Unito
Bankside Urban Forest, London, United Kingdom

WEST 8 / DUTOIT ALLSOP HILLIER (DTAH) – Pag. 56
Riqualificazione del lungolago di Toronto, Canada
Toronto Central Waterfront, Toronto, Canada

JAMES CORNER FIELD OPERATIONS / DILLER SCOFIDIO + RENFRO / PIET OUDOLF – Pag. 62
High Line - Sezione II a New York, USA
High Line - Section II, New York, USA


ATELIER BOW-WOW / TOKYO INSTITUTE OF TECHNOLOGY TSUKAMOTO LABORATORY – Pag. 70
Riqualificazione di un parco a Tokyo, Giappone
Miyashita Park Renovation, Tokyo, Japan

JANSANA, DE LA VILLA, DE PAAUW ARQUITECTES SLP / AAUP JORDI ROMERO I ASSOCIATS SLP – Pag. 76
Restauro della collina del Turò de la Rovira a Barcellona, Spagna
Restoration of the hilltop site of Turò de la Rovira, Barcelona, Spain

ARGOMENTI - Pag. 82
Infrastrutture e mobilità: una mostra alla Triennale di Milano
Cesare Cattaneo in mostra all’Accademia Nazionale di San Luca
Mobilità sostenibile per il nuovo assetto del settore sud di Roma
La sostenibilità nell’edilizia residenziale: il concorso ACEN a Napoli
Concorso internazionale a inviti per la nuova Opera House di Busan in Corea del Sud
La prima edizione di Publiarch: progetti sperimentali di Antonio Saracino tra Stati Uniti e Italia
"Augusto Mazzini. Esperienze condivise". Una mostra aPisa