n. 425 maggio/giugno 2012 - AEROPORTI STAZIONI CITTA'

La circolazione e lo scambio delle informazioni che caratterizzano la contemporaneità e che sembrano materializzare l’idea del villaggio globale, con la consapevolezza di essere tutti parte di un’unica grande comunità, producono una domanda di mobilità sempre più elevata e condivisa a livello planetario.
In questo scenario, gli “organismi stazione” costituiscono un prolifico terreno per la sperimentazione di caratteri e figure espressione delle composite identità del mondo globalizzato. I testi e gli esempi raccolti in questo numero della rivista si propongono come riflessione sul tema di questi organismi, siano essi aeroportuali o ferroviari, intesi come luoghi del passaggio da una condizione locale a una globale, dal sistema a rete delle linee e delle rotte a quello diffuso dei tessuti urbani. Grandi vuoti spaziali, che si pongono all’interno dei paesaggi antropizzati come condensatori di energie e polarizzatori d’interessi economici, gli organismi stazione esplicitano anche il concetto di nodo, assumendo il ruolo di luoghi dell’interconnessione e della messa a sistema di dinamiche e tensioni complesse.
Il grado di complessità generato dalla quantità di cose e persone che confluiscono negli organismi stazione si confronta sempre con l’esigenza di dover garantire agli utenti la chiarezza dell’impianto spaziale. Una delle caratteristiche comuni ai più recenti esempi di queste architetture continua, infatti, a essere quello del grande invaso, dominato generalmente dal segno unificante della copertura, che rende possibile la ricca articolazione dei volumi di servizio. A livello di connotazione formale, svolge un ruolo fondamentale per la definizione dell’oggetto architettonico anche il tema dei fronti: quello di servizio e quello di accesso alla città per le stazioni, a cui, oggi, si aggiunge quello aereo delle grandi infrastrutture aeroportuali.
Infine, è da considerare l’aspetto della sostenibilità che caratterizza molti degli esiti più interessanti sia per le ricadute in termini di gestione del bene, sia per ciò che riguarda la definizione della forma. La stazione di Roma Tiburtina, vincitrice del premio Eurosolar Italia 2002 e l’aeroporto di Indianapolis, vincitore del LEED, sono due validi esempi del nuovo approccio al progetto degli organismi stazione.

SOMMARIO

L’ARCHITETTURA DEI NODI DELLA MOBILITA’- PAG. 4
ARCHITECTURAL NODES OF MOBILITY
Andrea Grimaldi

FENTRESS ARCHITECTS- PAG. 26
Aeroporto internazionale di Incheon, Seoul, Corea del Sud
Incheon International Airport, Seoul, South Korea

MURPHY/JAHN - PAG 34
Aeroporto internazionale di Bangkok, Tailandia
Suvarnabhumi International Airport, Bangkok, Thailand

GRIMSHAW ARCHITECTS / ARCADIS ARCHITECTEN - PAG. 44
Stazione ferroviaria di Amsterdam, Paesi Bassi
Amsterdam Bijlmer ArenA Station, The Netherlands

HELLMUTH, OBATA + KASSABAUM (HOK)– PAG. 52
Aeroporto internazionale di Indianapolis, USA
Indianapolis International Airport, USA

ABDR ARCHITETTI ASSOCIATI- PAG. 60
Nuova Stazione Alta Velocità di Roma Tiburtina, Italia
The New Tiburtina High-Speed Rail Station, Rome, Italy

FOSTER + PARTNERS - PAG. 72
Aeroporto internazionale di Pechino, Terminal T3, Cina
Beijing International Airport, T3 Terminal, China

TFP FARRELLS LTD - PAG 80
Stazione Sud di Pechino, Cina
Beijing South Railway Station, China


RAFAEL VIÑOLY ARCHITECTS - 90

Aeroporto internazionale Carrasco, Montevideo, Uruguay
Carrasco International Airport, Montevideo, Uruguay

ARGOMENTI - Pag. 98
Out of Obscurity. Mostra nello Spazio Eventi ANCE a Roma
Casa a ballatoio a Lecce: un progetto sperimentale ad alte prestazioni energetiche
Common Ground. La Biennale di Venezia - XIII Mostra internazionale di Architettura
Archives Centre a Bure: l’involucro che metabolizza il paesaggio
La scalinata della basilica di Bonaria a Cagliari: progetto e costruzione
Urban Green Line: un’infrastruttura ecologica tra passato e futuro
“Underground”: Dominique Perrault al MAXXI

NOTIZIE - Pag. 118