VINCENZO LATINA – Pag. 44
Padiglione di accesso agli scavi del Tempio Ionico, Siracusa

Tracce del tempo e del suo trascorrere sono ancora oggi visibili nello scavo archeologico del Tempio Ionico restituito alla città di Siracusa. Nel padiglione di accesso a quegli stessi scavi, operato da Vincenzo Latina, si manifesta indelebile, il tratto dell’eternità di un tempo mai domo e di una storia ancora da completare.
La bellezza di questo piccolo padiglione consiste nella capacità di ricostruire una narrazione, mettendo in sintonia tempi diversi, spazi ormai alterati di una scena urbana che si presenta come un grande teatro della storia. L’opera ha un suo tempo di sedimentazione.
La sua prefigurazione nasce dalla sperimentazione progettuale per la tesi di laurea, condotta insieme a Michele De Mattio e discussa con la relazione appassionata di Francesco Venezia nel 1989 allo IUAV. Quell’originario lavoro si concretizza tra il 2005 e il 2006 nel progetto che oggi possiamo ammirare.
La sua realizzazione, con tutte le difficoltà di cui interventi di questo tipo si fanno carico dura cinque anni, accompagnata da polemiche, aggiustamenti, verifiche e modifiche che non ne hanno mai alterato la forza e l’originaria intenzione.

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