ARTENGO, MENIS, PASTRANA (AMP) ARQUITECTOS – Pag. 68
Centro congressi a Tenerife, Isole Canarie, Spagna

Posto in un’area segnata dall’aeroporto e da hotel, i progettisti esaltano la natura semidesertica del sito. Sono a tal fine illuminanti i processi di ideazione della forma, che coniuga una doppia istanza: dei muri che rievocano gli anfratti e le grotte e un suolo topografico che come un mantello plasma, con il proprio peso, lo spazio. Nei muri, che comunicano la stabilità di questa ossatura naturale, sono ottenuti gli spazi funzionali, dai servizi, alla caffetteria, agli uffici.
Una condizione rievoca il deserto, l’altra, nella copertura, la sostanza fluida dell’oceano. Questa architettura ristabilisce un contatto con la scoperta dello spazio. All’interno esso si plasma, la materia erosa comunica una distanza, una brutalità, come di una sostanza appena sbozzata. I corpi all’interno avanzano, si piegano, si deformano, determinano continue differenziazioni dello spazio, dell’altezza della copertura, che si curva, si avalla, si spacca lungo le linee di forza per far penetrare la luce. La pianta irregolare, si apre a ventaglio, creando fughe prospettiche.


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