VISCH/HELDER – Pag. 70
Cinema ad Amsterdam, Olanda

Da fuori l’edificio originario - un capannone industriale - sembra aver conservato integro il proprio involucro e non essere stato intaccato dall’aggiunta di una nuova parte completamente contenuta all’interno di esso senza tracce che ne esplicitino la presenza.
Si tratta di un innesto tra due architetture ben diverse tra loro che conservano una forte autonomia formale. L’edificio ospitante è lasciato il più possibile al suo stato grezzo con pareti scrostate e reticolo strutturale di copertura in acciaio a vista. Lucido e compatto è invece il nuovo oggetto architettonico ospitato all’interno.
Questo nucleo volumetrico “intruso” contiene al piano terra due sale cinematografiche piccole. Queste sono il basamento della sala più grande, che emerge con uno sbalzo di circa sei metri al di sopra di esse. Il collegamento tra i due livelli avviene tramite una scala in ferro che sale libera all’esterno di questi volumi.
Il progetto per l’Het Ketelhuis II nasce come attualizzazione di una precedente versione del cinema, realizzata nel 1999 come struttura temporanea, all’interno dello stesso capannone.


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