ANTOINE PREDOCK
Museo del Fiume Flint ad Albany, Georgia, USA

Il disegno del RiverQuarium evoca la forma di uno dei tumuli sepolcrali della regione del Kolomoki, una delle principali vestigia archeologiche del sito e la sua massa, ricoperta d’erba e realizzata in cemento e blocchi di pietra locale, è parzialmente interrata. La planimetria dell’edificio ha la forma di una spirale, che discende verso una concavità centrale attorno alla quale è incernierato tutto il sistema dei percorsi espositivi ed ispirata a un fenomeno idrogeologico molto comune nella regione, i Blue Holes, specchi d’acqua che si formano quando un substrato di terreno collassa e che presentano un microclima adatto allo sviluppo di piante acquatiche. Entrando nel museo, si accede a una sala denominata Skywater dalla quale, attraverso un’ampia vetrata, è possibile godere dall’alto della vista del Blue Hole. Attraversando la Flint River Gallery e percorrendo la spirale planimetrica in senso antiorario si incontra una lunga rampa, la Blue Hole Ramp in fondo alla quale un’apertura consente di guardare sotto il pelo dell’acqua, direttamente nell’habitat sottomarino. Da qui, il percorso espositivo procede verso altre sale dedicate alla geologia e all’idrologia locali, per risalire infine con una seconda rampa che riporta in superficie.

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